STORM Project-STudy to transfORM

L'Irene School è la scuola superiore femminile di Maralal. Nasce in un contesto in cui non è scontato che le ragazze vadano a scuola, per offrire l'opportunità di proseguire gli studi a chi abbia ottenuto ottimi risulati alle scuole elementari e medie, ma proviene da una situazione familiare di estremo disagio. Comprando una maglietta STORM sostieni gli studi di una ragazza per una settimana! Leggi tutto...
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STORM Project-STudy to transfORM

L'Irene School è la scuola superiore femminile di Maralal. Nasce in un contesto in cui non è scontato che le ragazze vadano a scuola, per offrire l'opportunità di proseguire gli studi a chi abbia ottenuto ottimi risulati alle scuole elementari e medie, ma proviene da una situazione familiare di estremo disagio. Comprando una maglietta STORM sostieni gli studi di una ragazza per una settimana! Leggi tutto...

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1. BACKGROUND REALIZZATORI L’Associazione STORM PROJECT ONLUS viene costituita nel Marzo 2019 dopo il viaggio intrapreso dal vice-presidente Mattia Emma in Kenya, in visita al vescovo della diocesi di Maralal, sua eccellenza monsignor Virgilio Pante. Obiettivo del viaggio era assistere e sostenere l’attività didattica curriculare ed extracurriculare dell’Irene School Maralal, specificamente nelle lezioni di fisica e negli allenamenti di basket. In quanto studente di fisica all’università La Sapienza ed ex-giocatore di basket di Serie C, è stata colta la possibilità di vivere un’esperienza attraverso la quale poter conoscere una cultura diversa ricambiandone l’ospitalità. Ospitato dal direttore della scuola, Rv.Fr.Peter Musau, si è immerso in un contesto socioculturale e politico completamente diverso da quello europeo, interessandosi specialmente al progetto di sponsorizzazione ed eccellenza dell’Irene School Maralal. Avendo raccolto le testimonianze delle vite delle ragazze e delle violenze da loro subite e avendo osservato i risultati tangibili del progetto, Mattia al suo ritorno in Italia ha ritenuto necessario impegnarsi per fornire un aiuto concreto teso ad affiancare e supportare il lavoro svolto da Fr.Musau.

Fra le diverse ipotesi prese in esame è risultato che la via migliore per contribuire a questo progetto in modo sostenibile e duraturo fosse la costituzione di un organizzazione non lucrativa di utilità sociale (ONLUS), nonostante l’onere di lavoro collegato ad una tale decisione. Totale richiesto Euro 17.400,00 14,36% percentuale del totale disponibile Allegato 3: Progetto Irene School Parlando della sua esperienza agli amici, è riuscito a trovare altri ragazzi della sua università spinti dagli stessi ideali, con idee di progetti di assistenza allo studio e motivati a lavorare a un obiettivo comune. Essi hanno accolto entusiasti l’idea di impegnarsi in un progetto simile ed insieme hanno cercato l’appoggio di alcuni professori e genitori disposti ad unirsi a loro. L’associazione è stata quindi costituita con lo scopo di sostenere progetti già esistenti nel campo dell’istruzione e della formazione, che purtroppo non dispongono dei mezzi necessari per essere portati a termine. Inoltre s’intende sostenere nel miglior modo possibile studenti italiani ed immigrati regolari nel loro percorso scolastico ed universitario, sostenere ragazzi che hanno ottenuto la protezione per motivi umanitari e rifugiati politici nell’apprendimento della lingua italiana e della matematica. Il superamento degli esami di terza media, così come l’affiancamento nel percorso di riconoscimento dei titoli stranieri e nell’iscrizione all’università, sono obiettivi primari per l’associazione. A tal fine si persegue in aggiunta l’attività di supporto nell’acquisto del materiale scolastico ed universitario e nello studio a qualsiasi livello. Siamo convinti dell’importanza dell’educazione in qualsiasi ambito della vita dell’individuo e della necessità di dover provare ad offrire a qualsiasi essere umano, indipendentemente dalla sua provenienza, religione, sesso, orientamento politico ed idee, il diritto ad accedere liberamente all’istruzione. Infatti riteniamo l’istruzione strumento indispensabile per raggiungere la piena consapevolezza di sé e delle proprie scelte.

2. THE IRENE SCHOOL MARALAL

L’Irene School Maralal è una scuola secondaria femminile privata, nata nel 2017 nel Kenya settentrionale, come parte del piano strategico della Diocesi di Maralal per incrementare il numero di scuole secondarie sul territorio ed offrire maggiori possibilità educative alle ragazze e ai ragazzi della contea Samburu.

Attualmente la scuola ospita 205 studentesse distribuite fra primo, secondo e terzo liceo, ma si prevede che il numero raddoppierà nel 2020, quando la scuola avrà classi per tutti e quattro gli anni previsti dal sistema scolastico Keniano. Nel programma educativo dell’Irene School la studentessa è al primo posto e l’istituzione cerca di assicurare che l’insegnamento sia interessante e che le alunne facciano progressi ed ottengano risultati eccellenti. Per promuovere l’accesso all’istruzione secondaria delle ragazze bisognose, la scuola riserva loro dei posti e l’esenzione totale o parziale dal pagamento delle tasse scolastiche. L’Irene School vuole essere un modello di eccellenza per la Contea Samburu, progettata tenendo conto dei bisogni delle ragazze della regione e puntando a lungo termine a rappresentare un esempio di totale autosufficienza dal punto di vista economico. La scuola richiede in tal senso un supporto economico di 17.400€ per permettere alle ragazze bisognose, immatricolate a spese della scuola di continuare gli studi. Questo supporto risulta necessario per un istituto che, pur accettando studentesse le cui famiglie non possono sostenere le spese scolastiche, vuole continuare a mantenere un livello di insegnamento di eccellenza e provvedere a soddisfare i bisogni minimi dei suoi studenti, quali pasti e servizi igienici adeguati. 

3. BACKGROUND SAMBURU COUNTY

La Contea Samburu si situa nel nord del Kenya ed è immersa in un territorio prevalentemente arido e semiarido della grandezza del Lazio. L’area è abitata dalle comunità Samburu, Turkana e Pokot che praticano uno stile di vita pastorale e seminomade. La popolazione stimata è di 223.947 individui- 111.940 donne e 112.007 uomini- dei quali il 51% ha un’età compresa fra 0 e 14 anni. La Contea ha una lunga storia di marginalizzazione esplicitata in politiche e pratiche di esclusione sociale, economica e politica e risultante in una scarsità di servizi resi, infrastrutture scadenti e alto tasso di analfabetismo.

3.1 BACKGROUND SOCIALE E CULTURALE

La popolazione urbana, concentrata nella città di Maralal, è costituita da persone provenienti da varie etnie Kenyane. La modernità in questo contesto interagisce pacificamente con diversi aspetti della vita tradizionale. E’ normale vedere partecipare persone di tutte le comunità alle annuali celebrazioni culturali organizzate dalla città. La popolazione rurale d’altro canto è composta principalmente da persone che vivono la locale cultura Samburu. La maggior parte di loro svolge ancora pratiche culturali tradizionali quali la mutilazione genitale femminile, matrimoni combinati per ragazze giovanissime e cerimonie di iniziazione per i ragazzi. Il forte senso di comunità, porta diverse famiglie a vivere in capanne temporanee nella stessa proprietà, condividendo la maggior parte delle risorse a loro disposizione.

3.2. BACKGROUND ECONOMICO

Escludendo la popolazione urbana, che intraprende attività imprenditoriali, la maggioranza delle persone è per lo più composta da pastori nomadi. Il benessere della comunità dipende dagli animali da pascolo. Gli animali vengono allevati per la loro carne e in alcuni casi vengono venduti per investire il ricavato nell’acquisto di verdure e cereali ai piccoli mercati locali. Gli animali da allevamento hanno un tale valore nella comunità Samburu che la loro abbondanza rappresenta ricchezza. La cura degli animali non è un’attività in grado di occupare tutti i membri di una famiglia. Il risultato è che la disoccupazione è dilagante. 3.3. BACKGROUND INFRASTRUTTURALE Nella contea vi sono delle strutture che offrono dei servizi educativi e ospedalieri, ma la maggior parte di essi sono concentrati intorno alla città di Maralal e le persone che vivono nei centri rurali hanno difficoltà ad accedervi. Vi sono 50 scuole primarie in tutta la contea. Dieci di queste si trovano a Maralal mentre le restanti sono distribuite nel resto della contea. Quelle al di fuori della città principale sono situate molto lontano fra loro e i bambini devono percorrere quotidianamente lunghe distanze per raggiungerle. Ciò porta ad un alto livello di analfabetismo soprattutto fra gli abitanti delle aree rurali.

Vi sono inoltre 11 scuole secondarie nei tre distretti della contea Samburu. Anche queste si concentrano intorno al capoluogo Maralal e ai centri amministrativi Baragoi e Wamba. La loro collocazione costringe i ragazzi a viaggiare per giorni per raggiungerle. Vi è un unico centro privato di formazione per insegnanti, una sede secondaria di un’università e un centro di preparazione per infermiere, come offerta di specializzazione post-scolastica, in tutta la Contea. Nel settore medico, vi è un unico ospedale pubblico, situato a Maralal, che serve tutta la regione. Un ulteriore ospedale posseduto dalla Diocesi di Maralal si trova a Wamba. La rete elettrica nazionale illumina le tre città principali e qualche piccolo centro abitato lungo il tragitto dei cavi, ma al di fuori di tale limitata copertura le restanti aree non hanno accesso all’elettricità. Tuttavia alcuni membri della popolazione rurale sono riusciti ad installare dei pannelli solari per sopperire a questa mancanza.

4. PROBLEMATICHE

La combinazione d’infrastrutture inadeguate negli ambiti dell’educazione, dell’abitazione e delle cure mediche e il set up culturale della comunità locale sono culminati in una miriade di difficoltà che gli abitanti della contea Samburu devono affrontare. Alcune delle problematiche maggiori sono:

 La maggioranza dei giovani sono poveri, disoccupati e devono affrontare problemi legati alla diffusione dell’HIV;

 Da un’analisi sul campo risulta chiaro che il naturale desiderio di novità delle nuove generazioni è spesso canalizzato in modo negativo e risulta nell’emigrazione verso i centri urbani maggiori (Nairobi e Mombasa) dove spesso i giovani accrescono il numero dei poveri senza alcuna prospettiva di integrazione sociale, soprattutto a causa della mancanza di istruzione e training professionale;

 Alto livello di povertà diffuso principalmente fra la popolazione rurale;

 L’esposizione dei giovani alla manipolazione politica (è facile indurli a commettere atti violenti con piccole ricompense);

 Le tasse scolastiche richieste dalla maggior parte degli istituti scolastici sono irraggiungibili per gran parte della popolazione a causa della povertà. Ciò porta ad un alto tasso di abbandono scolastico;

 Riguardo ai diritti delle giovani donne e ragazze, troppe teenager partoriscono ogni anno. E’ un dato di fatto che troppe ragazze sotto i venti anni siano madri. Le complicazioni dovute alla gravidanza e al parto causano gravi problemi di salute. Inoltre le adolescenti vanno incontro a malattie, ferite e morte per gli aborti in cliniche illegali ma meno costose;

 Le ragazze sono sottoposte alla pratica della mutilazione genitale femminile, che comporta come diretta conseguenza il matrimonio precoce e l’abbandono del percorso scolastico (i genitori cercano di dare in sposa le loro figlie il prima possibile, così da poter acquistare animali da allevamento, un bene molto prezioso);

 La popolazione femminile è facilmente convinta ad accettare matrimoni poligami a causa della mancanza di possibilità migliori nella loro vita;

 La popolazione femminile è quella più colpita dall’alto tasso di disoccupazione, soprattutto nelle città in cui immigrano alla ricerca di lavori pagati. La maggior parte non riesce a trovare un lavoro e si prostituisce. Ciò le espone a problemi di salute quali contrarre l’HIV; Allegato 3: Progetto Irene School

 Il diffuso abuso di alcol e droghe fa si che gran parte delle ragazze si trasferisca in città alla ricercar di un lavoro, finendo a vivere come madri single e costrette a guadagnarsi da vivere come prostitute o nella fermentazione illegale di superalcolici estratti dal mais.

5. MOTIVAZIONI PER IL PROGETTO

Attualmente più di un terzo della popolazione del Kenya è costituito da giovani fra i 10 e i 24 anni. Ciò è dovuto al passato e presente alto tasso di fertilità. La grande quantità di giovani permette di prevedere una prosecuzione dell’attuale tendenza di crescita. Questo rende la gioventù protagonista di ogni programma di sviluppo per il futuro. Essa è una risorsa enorme per la crescita e lo sviluppo del paese, ma rappresenta anche la fase più critica per lo sviluppo positivo dell’individuo. E’ perciò necessario aumentare gli investimenti nella salute dei giovani, nella loro educazione e nello sviluppo economico. Vanno tutelati i loro diritti e bisogna investire nell’educazione e nell’occupazione lavorativa, così come nell’educazione sessuale per uno sviluppo sostenibile. Fra i problemi da affrontare nella contea, elencati dalla Diocesi di Maralal in un’analisi periodica vi sono:

 La mancanza di educazione e training professionale per i giovani;

 La mancanza di varietà negli alimenti e deficienze nutrizionali;

 La mancanza di ricavi per le famiglie;

 L’impossibilità di ottenere guadagni attraverso i canali convenzionali;

 Discriminazione sessuale: l’educazione delle ragazze è penalizzata a favore dei ragazzi che appartengono alla stessa famiglia. Conseguentemente per le donne l’integrazione sociale e  lavorativa diviene ancor più difficile. Le ragazze che fuggono dalle zone rurali spesso finiscono sfruttate o costrette a prostituirsi;

 La mancanza di mezzi per promuovere l’emancipazione femminile, punto cruciale per la lotta contro la povertà e verso lo sviluppo sociale;

 L’incapacità degli adulti di gestire i processi di cambiamento;

 La resistenza degli adulti nei confronti di qualsiasi cosa nuova rispetto alle tradizioni; Fra le ulteriori osservazioni:

 E’ necessario sensibilizzare la popolazione locale riguardo ai demeriti di alcune pratiche culturali quali la mutilazione genitale femminile, la poligamia e i matrimoni precoci;

 Le organizzazioni esistenti, specialmente la Diocesi cattolica di Maralal, sono sopraffatti dalle tante difficoltà affrontate dalla comunità, e ulteriore supporto è chiaramente necessario;

 Vi è urgente bisogno soprattutto nella risoluzione dei problemi riguardanti i giovani;  Vi è urgente bisogno di migliorare il sistema educativo, facilitando l’accesso ai vari livelli d’istruzione e combattendo l’analfabetismo;

 E’ necessario formare giovani che alla fine del percorso scolastico siano pronti ad affrontare il mondo lavorativo con competenza;

 E’ necessario sensibilizzare i giovani per renderli cosciente della diffusione dell’HIV/AIDS e su come si può prevenire;

6. OBIETTIVI DEL PROGETTO

6.1 Obiettivi principali

 Permettere alle giovani ragazze più meritevoli di proseguire il percorso scolastico con la scuola secondaria;

 Evitare l’emigrazione dei giovani alla ricerca di maggiori possibilità;

 Promuovere l’istruzione come strumento di autorealizzazione e come possibilità per sfuggire ad un destino predeterminato e da molti visto come ineluttabile;

 Fornire alle scuole e alle studentesse un ulteriore supporto, economico e culturale per le attività curriculari ed extracurriculari;

6.2 Obiettivi specifici

 Fornire un esempio concreto di emancipazione dalla povertà e dall’insicurezza economica nelle zone rurali, per stimolare lo sviluppo graduale e sostenibile della persona;

 Creare un modello di scuola che possa divenire autosufficiente nel tempo dal punto di vista economico ed alimentare;

 Sensibilizzare la comunità e le famiglie riguardo l’importanza dell’educazione per tutti i membri della famiglia, incoraggiando la ricerca autonoma di fondi da destinare alle tasse scolastiche; 

 Assistere il governo e le ONG nella loro lotta contro l’analfabetismo, l’abbandono scolastico e la mutilazione genitale femminile;

 Promuovere uno sviluppo eco-sostenibile;

 Liberare fondi nella cassa scolastica che possano essere destinati al miglioramento delle infrastrutture, alla costruzione di dormitori e classi o all’acquisto del materiale scolastico.

7. DESCRIZIONE DEL PROGETTO L’individuazione delle candidate per il progetto è stata affidata al direttore dell’Irene School Maralal, Rev.Fr. Peter Musau ed avviene considerando diversi fattori di merito. Il sistema scolastico kenyano prevede che l’esame, che pone fine agli otto anni di scuola primaria, funga anche da “test di accesso” per la scuola secondaria. Purtroppo il livello delle scuole primarie e i mezzi a disposizione delle studentesse risultano molto differenti da regione a regione. Le bambine devono spesso camminare chilometri per giungere a scuola, nel pomeriggio non possono studiare perché aiutano i genitori a lavoro o vanno a prendere l’acqua al pozzo o fiume più vicino (spesso camminando per chilometri) e di notte non avendo accesso alla corrente elettrica sono impossibilitate a studiare. Tutti questi fattori fanno sì che questo test non riesca effettivamente a dare un quadro completo delle capacità degli studenti e che molte studentesse capaci e motivate non riescano a proseguire gli studi perché i loro voti sono bassi o perché le loro famiglie non possono permettersi le tasse scolastiche, il cui pagamento le permetterebbe di frequentare le “boarding schools”.  Per “boarding school” si intende una scuola che offra vitto e alloggio alle studentesse per tutta la durata dell’anno scolastico, e inoltre provveda a garantirle vestiti, cure mediche e materiale scolastico adeguato. Questo tipo di scuola risulta il più adatto in zone in cui la popolazione non è concentrata in grandi centri urbani e gli studenti dovrebbero altrimenti camminare per ore per arrivare a scuola. Quest’ultima rappresenta un luogo sicuro in cui poter studiare e vivere in compagnia di coetanei, senza dover precocemente affrontare enormi responsabilità. La selezione delle candidate avviene quindi tenendo conto del merito scolastico e delle condizioni economiche e famigliari in cui questo merito è stato raggiunto. Non a caso, la maggior parte delle ragazze selezionate una volta ammesse, ottiene risultati eccellenti e figura fra le prime nei regolari esami di fine trimestre. Successivamente, come Associazione, sul posto ci accertiamo che sussistano le condizioni per la sponsorizzazione valutando i risultati, il background e visitando la famiglia nel luogo di provenienza, per ottenere un quadro completo di ogni singola ragazza. La sponsorizzazione viene sottoposta a verifica annuale, seguendo il report e i consigli del direttore e degli insegnanti e valutando i progressi della singola studentessa. Obiettivo è permettere alle ragazze il completamento dei quattro anni di scuola secondaria con risultati eccellenti, nel migliore ambiente possibile, preparandole e supportandole nella scelta dell’Università o dell’ambito lavorativo a loro più affine. Questo progetto si inserisce all’interno di un percorso più ampio, che prevede lo sviluppo di un modello di scuola autosufficiente, adatto alle esigenze della regione e capace di ispirare altri direttori scolastici ad applicare le stesse misure e riutilizzare le idee migliori sviluppate. Obiettivo è in tal senso convincere la comunità dell’importanza dell’educazione e stimolare l’assistenza reciproca per il pagamento delle tasse scolastiche. Si vogliono crescere ragazze responsabili e in grado di fare la differenza nelle loro comunità d’origine, per promuovere uno sviluppo sostenibile, ognuna nel suo ambito di competenza. Altresì si vuole stimolare la continuazione futura del progetto, da parte delle stesse ragazze che ne hanno usufruito.

7.1 COSTI DEL PROGETTO

La supervisione del progetto è affidata al vice-presidente Mattia Emma che in stretta collaborazione con il direttore della scuola Rev.Fr.Peter Musau, terrà conto delle transazioni avvenute e della corretta destinazione dei soldi. Fr. Musau si impegna a sua volta a fornire periodicamente aggiornamenti sui progressi delle studentesse, sulla loro condizione fisica e psicologica e a rendicontare le spese avvenute a loro favore. Ripartizione dei costi degli articoli forniti a scuola:

Tassa di iscrizione (Include pranzi, tutti i libri di testo, Assicurazione)………..….40.00€

Tassa per vitto e alloggio…………………………………………………….……160.00€ 

Uniforme ………………………………………………………………………….120.00€ Giacca……………………………………………………………………..25.00€

CURRICULA: Fra le materie insegnate vi sono Matematica, Inglese, Kiswahili, Fisica, Biologia, Chimica, CRE, Storia, Geografia e Business Studies, Computer, Home Science e Agricoltura. I libri vengono comprati in numero tale da poter essere condivisi da massimo due studenti.

8. CONCLUSIONI Le stesse modalità di sviluppo del progetto prevedono che i risultati siano apprezzabili solo a lungo termine ma siamo profondamente convinti della necessità e dell’importanza che questo progetto, e in generale l’educazione, rivesta nella vita di ciascun individuo. In tal senso riteniamo questo solo uno dei molti passi necessari per la creazione di un modello e questo luogo solo uno dei tanti in cui ancora il diritto universale all’istruzione non è garantito. Vogliamo pertanto impegnarci ai limiti delle nostre possibilità in altri progetti simili legati all’istruzione e alla formazione. Riteniamo che l’educazione di una studentessa permetta di evitare che in futuro una figlia venga circoncisa. Perché le parole di donne istruite in questi contesti culturali valgono molto di più e solo loro sono consapevoli dei rischi e dell’inutilità della mutilazione genitale femminile. Inoltre una donna istruita, convinta dell’importanza dell’educazione, manderà i propri figli a scuola e, avendo studiato, avrà un lavoro che le permetterà di guadagnare abbastanza soldi da poter pagare personalmente le tasse scolastiche. Non basta che una sola donna vada a scuola per provocare un cambiamento nella società, ma se non si comincia da una singola donna, non si potrà mai raggiungere quest’obiettivo.

Argomenti: Diritti umani

Uomo a (cm) b (cm) c (cm)
S 49 69 20,5
M 52 72 21,5
L 55 74 22,5
XL 58 76 22,5
XXL 61 78 23,5

Donna a (cm) b (cm) c (cm)
S 44.5 64 16
M 47,5 66 17
L 50.5 68 17
XL 53,5 69 18
       

Bambino
Unisex
a (cm) b (cm) c (cm)
3-4 y 33 45 11,5
5-6 y 35 49 12,5
7-8 y 37 53 13,5
9-11 y 40 57 14,5
12-14 y 43 61 15,5

Bambina a (cm) b (cm) c (cm)
3-4 y 30,5 42 9
5-6 y 32,5 46 10
7-8 y 34,5 50 11
9-11 y 37,5 54 12
12-14 y 40,5 58 13

Canotta uomo a (cm) b (cm)
S 45 69,5
M 48 71,5
L 51 73,5
XL 54 75,5
     

Canotta donna a (cm) b (cm)
S 39 64
M 42 66
L 45 68
XL 48 69
     

Uomo a (cm) b (cm) c (cm)
S 49,5 69,5 78
M 52,5 71,5 79,5
L 55,5 73,5 81
XL 58,5 75,5 82,5

Uomo
cappuccio
a (cm) b (cm) c (cm)
S 50,5 69,5 76,5
M 53 71,5 78
L 56 73,5 79,5
XL 59 75,5 81

Donna a (cm) b (cm) c (cm)
S 48 64 71
M 51 66 72,5
L 54 68 73,5
XL 57 69 75

Donna
Cappuccio
a (cm) b (cm) c (cm)
S 49 64 71,5
M 52 66 73
L 55 68 74,25
XL 58 69 75,5

Unisex a (cm) b (cm) c (cm)
S 50,5 70 79
M 53 72 80,5
L 56 74 82
XL 59 76 83,5

Unisex
Cappuccio
a (cm) b (cm) c (cm)
S 51,5 68 75
M 54 72 79
L 57 74 80,5
XL 60 76 82

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