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Nel 2004 nasce il Centro Baobab, una vecchia vetreria abbandonata, situata in via Cupa 5 tra il piazzale del Verano e la stazione Tiburtina. In questi anni il centro è stato utilizzato per attività culturali e di prima accoglienza. Dal 12 giugno 2015 questa struttura è diventata un contesto di azione autogestita da parte di liberi cittadini che spontaneamente hanno prestato il loro tempo per accogliere migranti o rifugiati in transito sul territorio romano.
Siamo, quindi, un movimento formato da cittadini, lavoratori, disoccupati, studenti, medici, artisti e persone di ogni ceto sociale e di ogni generazione che da mesi si stanno mobilitando per i diritti dei migranti e il loro libero transito.
Al Baobab sono transitati più di 35.000 migranti (cifra stimata valutando le presenze ai pasti e considerando 4 giorni di permanenza media), accolti da almeno 200 volontari (e qui è impossibile fare una stima, in quanto non vengono prese le presenze e sono davvero tante le persone passate anche per solo poche ore a dare una mano) e sostenuti da centinaia di donatori.
Sono circa 500 pasti serviti per tre volte al giorno, vestiti usati e donati ridistribuiti ai migranti, consegna di un kit di arrivo e di uno zaino per la partenza, attività culturali e ricreative per i nostri ospiti. Questa è l’offerta standard che al Baobab si cerca di ampliare con tutte le altre attività per non scadere nell’assistenzialismo.