“Il Jazz nutre il Pianeta”, un’occasione per mettere a confronto i valori universali della musica jazz, da sempre considerata una forma d’arte, fonte di nutrimento dell’anima e della mente, con i valori della produzione alimentare, nutrimento del corpo. Il jazz è una musica che ha fatto della contaminazione la propria cifra distintiva. Il jazz condivide con le altre musiche nere, colte e popolari, scritte e improvvisate, dal ragtime al samba, dal blues al tango, dal gospel al cajun, la capacità di dialogare e trasformarsi con le altre culture musicali, per modellarsi a esse e superarle producendo una realtà musicale nuova. Il Jazz travalica la comunità d’origine, attraversa i confini geografici, scopre musiche e strumenti di altre culture, si trasforma senza perdere le proprie specificità, conservando il profilo della propria ricca tradizione culturale. La via più sana e feconda alla globalizzazione dell’arte. Cibo e jazz dunque sono in sintonia e inseguono lo stesso percorso storico e creativo. Sono mondi universali oggi difficilmente collocabili che parlano una lingua senza geografie: quella del suono e del gusto. Quindi cibo e jazz come nutrimento, come rito sociale, come indice etnico o culturale. Confronto tra identità individuale e collettiva, condivisione, festa, diversità, inclusione, creatività, solidarietà, sostenibilità, spirito collaborativo, aperto al contributo delle nuove generazioni. Da queste suggestioni nasce un ricco programma di concerti che vede la presenza di artisti internazionali provenienti da diversi continenti.